
Diageo, gigante del settore delle bevande, ha rivelato in una conferenza stampa questa settimana un bilancio misto di profitti e vendite nel suo vasto portafoglio di bevande alcoliche, tequila e altri distillati.
Tuttavia, un segmento si è distinto in particolare: le bevande a basso contenuto alcolico o analcoliche (NA, dall’inglese “No-Alcohol”), che stanno guadagnando popolarità e redditività, secondo la CEO Debra Crew.
Le bevande analcoliche trainano la crescita di Diageo
Diageo possiede marchi rinomati come Lagavulin, Talisker, Dalwhinnie e Oban nel settore del whisky, oltre alle iconiche Casamigos e Don Julio nel segmento della tequila. L’azienda detiene anche il marchio di rum Captain Morgan, il canadese Crown Royal e la birra Guinness.
Negli ultimi anni, Diageo ha ampliato i suoi investimenti nel mercato delle bevande analcoliche. Lo scorso settembre, l’azienda ha completato l’acquisizione totale del marchio Ritual Zero Proof, consolidando la sua scommessa sul settore. Secondo il portale Spirits Business, il portafoglio di bevande NA dell’azienda è cresciuto di un impressionante 56%, superando di gran lunga altre categorie del gruppo.
La CEO Debra Crew ha evidenziato Ritual Zero Proof come il principale motore di questa crescita, nonostante Diageo detenga anche una partecipazione di maggioranza nel marchio Seedlip.
“I consumatori cercano esperienze sofisticate e vogliono godersi momenti di socializzazione senza rinunciare all’equilibrio. La possibilità di alternare tra bevande alcoliche e non alcoliche è stata un fattore chiave di questa crescita”, ha spiegato Crew.
Un mercato delle bevande analcoliche in espansione
L’ascesa del settore NA segue una tendenza globale verso un consumo più consapevole. Dati recenti dell’IWSR indicano un aumento del 30% nelle vendite di bevande analcoliche negli Stati Uniti tra il 2023 e il 2024, con proiezioni ancora più ottimistiche per i prossimi anni.
Nel frattempo, nel bilancio generale di Diageo, le vendite nette sono aumentate dell’1%, trainate dalle ottime performance di Crown Royal, Don Julio e Guinness. La tequila, che rappresenta il 13% del portafoglio aziendale, ha registrato una crescita impressionante del 20%.
D’altra parte, il segmento del whisky scozzese sta affrontando delle difficoltà, con un calo del 20% nelle vendite nell’ultimo periodo. Anche Johnnie Walker, uno dei marchi più forti dell’azienda, ha registrato una contrazione del 6%.
Impatto delle possibili tariffe negli Stati Uniti
Un altro fattore che potrebbe influenzare il settore sono le tariffe commerciali proposte dall’ex presidente Donald Trump, in particolare per Messico e Canada. Crew ha riconosciuto i rischi e ha affermato che l’azienda sta adottando misure per mitigare gli effetti negativi.
“Continuiamo il dialogo con il governo degli Stati Uniti per ridurre al minimo l’impatto di queste tariffe su tutto il settore dell’ospitalità, inclusi consumatori, distributori, bar e ristoranti”, ha sottolineato Crew.
La rapida crescita del mercato delle bevande analcoliche conferma un cambiamento nel comportamento dei consumatori, che cercano alternative sofisticate senza alcol. Diageo, attenta a questa trasformazione, si posiziona all’avanguardia del settore con investimenti strategici che stanno già generando ritorni significativi.
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Fonte: Robb Report. Questo contenuto è stato creato con l’aiuto dell’IA e revisionato dal team editoriale.